Usare un SoC Advanced Bluetooth 5.2 per realizzare dispositivi IoT sicuri a basso consumo
Contributo di Editori nordamericani di DigiKey
2020-04-09
Connettività Bluetooth e basso consumo sono requisiti fondamentali per i progetti alimentati a batteria che stanno alla base di prodotti ad alto volume per Internet delle cose (IoT), indossabili, case connesse e applicazioni di automazione degli edifici. Gli sviluppatori di questi progetti hanno sempre avuto difficoltà a trovare dispositivi System-on-Chip (SoC) Bluetooth a basso costo in grado di fornire funzionalità ad alte prestazioni con una potenza disponibile ridotta. Troppo spesso, per ridurre i costi e il consumo energetico, erano costretti a scendere a compromessi su alcune prestazioni o dovevano addirittura sacrificare capacità sempre più indispensabili come la sicurezza.
Per arrivare a un compromesso equilibrato, la specifica Bluetooth 5.2 ha incorporato funzioni di risparmio energetico come LE Power Control, Periodic Advertising Sync Transfer (PAST), oltre a funzioni avanzate di connettività di rete a maglie e di tracciamento della posizione a bassa potenza. Per applicare in modo rapido ed efficiente i miglioramenti apportati da Bluetooth 5.2 relativamente al basso consumo, agli sviluppatori basta un solo CI integrato che supporti queste funzioni, corredato dai relativi kit di sviluppo e dal software.
Questo articolo illustra come la famiglia di SoC Bluetooth Low Energy 5.2 EFR32BG22 di Silicon Labs può rispondere ai requisiti di consumo e prestazioni dei prodotti alimentati a batteria. Grazie alla famiglia di SoC EFR32BG22 e al relativo ecosistema di sviluppo, è possibile realizzare dispositivi IoT e altri prodotti alimentati a batteria con un'autonomia di oltre cinque anni, se dotati di un'unica batteria a bottone CR2032, o di oltre 10 anni con una batteria CR2354.
Ottimizzazione della potenza con funzionalità BLE avanzate
La connettività Bluetooth è diventata una caratteristica familiare dei prodotti di consumo di massa, ma ci si aspetta che la disponibilità di funzionalità Bluetooth Low Energy (BLE) di ultima generazione permetta la nascita di una gamma di prodotti più avanzati per IoT, dispositivi indossabili e altri prodotti mobili. Tuttavia, gli sviluppatori devono rispondere anche alle aspettative di batterie dotate di una maggiore autonomia e di prodotti più sicuri.
Alla base di qualsiasi scambio di dati Bluetooth, transazione di rete a maglie o servizio di localizzazione, per ottenere un elevato rapporto segnale/rumore (SNR) è fondamentale impostare correttamente la potenza del trasmettitore. Se è troppo bassa, infatti, un SNR ridotto può portare a un aumento degli errori. Se è troppo alta, il dispositivo di trasmissione non solo spreca energia, ma il suo segnale ad alta potenza può causare errori di comunicazione aumentando l'interferenza nelle reti a più nodi o saturando i ricevitori vicini.
Controllo della potenza: l'introduzione della funzione LE Power Control in Bluetooth 5.2 risolve questi problemi con un protocollo che consente ai dispositivi BLE di interagire con i ricevitori per ottenere una regolazione ottimale della potenza del trasmettitore. Un dispositivo ricevente può utilizzare il protocollo LE Power Control per richiedere a un trasmettitore compatibile di cambiare il livello di potenza di trasmissione per migliorare il suo SNR. Allo stesso modo, un trasmettitore può utilizzare i dati del LE Power Control per ridurre la potenza di trasmissione, se necessario, a un livello che rimanga funzionale per il ricevitore. Il trasmettitore può utilizzare l'indicatore dell'intensità del segnale ricevuto (RSSI) fornito dal ricevitore per regolare in modo indipendente la potenza in uscita.
In alcune applicazioni, gli sviluppatori sono più preoccupati non tanto di ottimizzare la potenza di trasmissione del dispositivo, quanto di assicurare che sia sufficiente per raggiungere un host o un hub di comunicazioni lontano. La necessità di garantire una connettività wireless efficiente su lunghe distanze è tradizionalmente in conflitto con la potenza e la sicurezza, specialmente nei progetti con risorse limitate che sono alla base dei prodotti alimentati a batteria.
Connettività di rete a maglie: la rete a maglie BLE può contribuire ad eliminare la necessità di un'elevata potenza del trasmettitore per raggiungere host lontani. In questo caso, i dispositivi alimentati a batteria comunicano utilizzando comunicazioni a bassa potenza con i nodi vicini alimentati dalla linea. Poiché i loro messaggi vengono trasmessi da un nodo all'altro, un dispositivo a bassa potenza può comunicare su una distanza che non sarebbe raggiungibile nemmeno con la massima potenza del trasmettitore del dispositivo e la massima sensibilità del ricevitore. In applicazioni come la domotica o l'automazione degli edifici, gli sviluppatori possono ulteriormente sfruttare le funzionalità di trasmissione di Bluetooth per far sì che più dispositivi rispondano a un singolo comando per cambiare, ad esempio, l'illuminazione della zona. Utilizzando Bluetooth Low Energy, questi protocolli di rete a maglie possono contribuire a soddisfare richieste in conflitto fra loro, come quelle di un campo di copertura maggiore e di un funzionamento a basso consumo.
Servizi di localizzazione: i servizi di localizzazione Bluetooth combinano i requisiti di trasmissioni radio efficienti con la necessità di capacità di elaborazione dei segnali. Grazie alle funzioni di radiogoniometria di cui è dotato Bluetooth, gli sviluppatori possono implementare sistemi di localizzazione in tempo reale (RTLS) per la tracciabilità delle risorse o sistemi di localizzazione indoor (IPS) per gli spostamenti all'interno degli edifici. Con l'introduzione del supporto per la radiogoniometria dell'angolo di arrivo (AoA) e dell'angolo di partenza (AoD) in Bluetooth 5.1, le applicazioni RTLS e IPS possono raggiungere un livello di precisione della posizione superiore a quello disponibile con i metodi precedenti basati su RSSI.
I metodi AoA e AoD forniscono essenzialmente capacità complementari. I ricevitori multiantenna possono utilizzare i calcoli AoA per tracciare la posizione di una risorsa in movimento che trasmette un segnale radiogoniometrico da una singola antenna. I trasmettitori multiantenna, invece, possono consentire a un dispositivo come un indossabile di utilizzare i calcoli AoD per determinare la sua posizione (Figura 1).
Figura 1: Il metodo AoA di Bluetooth consente a un ricevitore di utilizzare un array di antenne per individuare la posizione di una risorsa trasmittente, mentre il metodo AoD permette a un dispositivo ricevente come un indossabile di trovare la propria posizione rispetto a un array di antenne. (Immagine per gentile concessione di Bluetooth SIG)
In entrambi i metodi, i ricevitori AoA o i dispositivi AoD utilizzano l'elaborazione dei segnali in quadratura per determinare, rispettivamente, la variazione di fase associata al segnale ricevuto o trasmesso dall'array multiantenna. A loro volta, i requisiti del dispositivo si differenziano in base alla risorsa che viene tracciata con i metodi AoA o al dispositivo che ne determina la posizione con i metodi AoD. Per garantire una durata estesa della batteria durante la trasmissione, il consumo energetico della risorsa tracciata deve essere il più basso possibile. Per contro, il dispositivo di localizzazione deve avere una potenza sufficiente per gestire i calcoli di variazione di fase utilizzando le componenti trasmesse in fase (I) e in quadratura (Q) associate al campionamento IQ richiesto, così da poter mantenere informazioni accurate sulla posizione mentre si muove.
Le caratteristiche aggiuntive di Bluetooth consentono agli sviluppatori di ridurre il consumo energetico senza dover rinunciare alla precisione di posizionamento. Per implementare AoD in un indossabile, ad esempio, il protocollo Bluetooth permette al trasmettitore e al ricevitore di sincronizzare la loro attività in modo che si riattivino contemporaneamente entrambi per completare la scansione della posizione. Questo approccio evita che i dispositivi sprechino energia inviando o ascoltando in modo casuale pacchetti di advertising. I processori wireless possono rimanere in modalità di sospensione a basso consumo finché i timer incorporati non li riattivano al momento richiesto. Questo approccio sincronizzato riduce anche le collisioni e la perdita di efficienza che si verificherebbero se un gran numero di trasmettitori e ricevitori si trovassero a operare molto vicini fra loro.
Il Periodic Advertising Sync Transfer (PAST) di Bluetooth permette di ridurre ulteriormente il consumo energetico per dispositivi accoppiati come gli indossabili e gli smartphone (Figura 2).
Figura 2: Invece di consumare energia per mantenere la propria connessione sincronizzata con un trasmettitore (a sinistra), un indossabile può utilizzare il meccanismo PAST di Bluetooth per ridurre il consumo energetico affidandosi a uno smartphone accoppiato per fornire i dati di sincronizzazione necessari (a destra). (Immagine per gentile concessione di Bluetooth SIG)
Con PAST, il dispositivo indossabile si affida alla sincronizzazione periodica dell'advertising dello smartphone con il trasmettitore. Di conseguenza, l'indossabile con vincoli di consumo evita di sprecare energia per riattivare ed eseguire la transazione sincronizzata dell'advertising con il trasmettitore. Se necessario, quando la batteria è quasi scarica, può ridurre la velocità di aggiornamento dei dati di posizionamento con lo smartphone, sacrificando la precisione di posizionamento in cambio di tempi di funzionamento prolungati.
Per sfruttare pienamente le funzionalità avanzate di BLE, tuttavia, gli sviluppatori hanno bisogno di un SoC Bluetooth in grado di soddisfare le esigenze in conflitto di consumo energetico ridotto e capacità di calcolo ad alte prestazioni. La famiglia di SoC Bluetooth Low Energy 5.2 EFR32BG22 di Silicon Labs è progettata espressamente per supportare questi requisiti in prodotti ad alto volume alimentati a batteria.
Soddisfare i requisiti di potenza e prestazioni
Imperniata sul core Arm® Cortex®-M33, l'architettura della famiglia di SoC Bluetooth Low Energy 5.2 EFR32BG22 di Silicon Labs è dotata di tutte le funzioni e capacità richieste nei progetti di dispositivi IoT, indossabili e altri prodotti mobili alimentati a batteria (Figura 3).
Figura 3: L'architettura del SoC EFR32BG22 di Silicon Labs combina un core Arm Cortex-M33 e una serie completa di periferiche con funzionalità progettate per ottimizzare le comunicazioni BLE, migliorare la sicurezza e ridurre al minimo il consumo energetico in progetti a bassa potenza. (Immagine per gentile concessione di Silicon Labs)
Oltre al core Arm Cortex-M33 e alla memoria associata, l'architettura del SoC EFR32BG22 di base combina un ampio set di interfacce seriali, canali GPIO, clock e timer. Il convertitore analogico/digitale (ADC) integrato a 12 bit supporta l'elaborazione dell'ingresso differenziale o a terminazione singola fino a 1 Msps con una nuova architettura che combina elementi provenienti da un registro ad approssimazioni successive (SAR) e convertitori delta-sigma.
Diversi membri della famiglia EFR32BG22 sono progettati per soddisfare requisiti specifici per operazioni di elaborazione e Bluetooth. Ad esempio, gli sviluppatori che realizzano progetti ad alta intensità di calcolo possono scegliere il SoC EFR32BG22C222, che fornisce un core a velocità superiore, più GPIO e una maggiore potenza di trasmissione (TX). Per i progetti realizzati per applicazioni RTLS o IPS, possono optare per il SoC EFR32BG22C224 con campionamento IQ incorporato e maggiore sensibilità del ricevitore (RX).
Alla base di ogni membro della famiglia EFR32BG22 vi sono un sottosistema radio completo, un modulo di sicurezza e un'unità di gestione dell'energia che forniscono un'ampia gamma di servizi necessari per comunicazioni Bluetooth sicure a basso consumo.
Sottosistema radio Bluetooth a basso consumo
Il sottosistema radio della famiglia EFR32BG22 supporta Bluetooth Low Energy 5.2 attraverso percorsi di segnale TX e RX separati controllati da un processore Arm Cortex-M0+ dedicato a bassissima potenza. Il progetto del sottosistema radio completa la capacità di elaborazione di questo core con blocchi dedicati, compresi un controller di frame (FRC), un modulo CRC (controllo a ridondanza ciclica) e un controller di buffer radio dedicato (BUFC) che gestisce i buffer di RAM (Figura 4).
Figura 4: Il SoC EFR32BG22 integra un sottosistema radio BLE completo controllato da un core di processore Arm Cortex-M0+ dedicato. (Immagine per gentile concessione di Silicon Labs)
Basato sull'architettura di un trasmettitore a conversione diretta, il percorso TX combina un amplificatore di potenza su chip (PA) con un modulatore (MOD) e un sintetizzatore di frequenza. Quando deve eseguire qualsiasi accesso multiplo di rilevamento della portante con i protocolli di prevenzione delle collisioni (CSMA/CA) o LBT (Listen Before Talk), il controller radio basato su Arm Cortex-M0+ gestisce automaticamente la temporizzazione necessaria della trasmissione del frame.
Il percorso RX utilizza un'architettura di ricevitore a bassa frequenza intermedia (IF) che integra un amplificatore a basso rumore (LNA), un controllo automatico del guadagno (AGC) e un ADC IF, grazie al quale il dispositivo può eseguire digitalmente la demodulazione (DEMOD) con decimazione e filtraggio configurabili per supportare la larghezza di banda del ricevitore da 0,1 a 2530 kHz. Infine, la catena di segnali RX genera il valore RSSI del ricevitore utilizzato per un'ampia gamma di servizi, tra cui l'ottimizzazione della potenza, il controllo della qualità del segnale e il rilevamento di prossimità.
Operando in parallelo con il percorso del segnale RX, il modulo RFSENSE di Silicon Labs monitora il segnale di ingresso e riattiva il dispositivo quando rileva energia RF oltre una soglia definita. Per contribuire a ridurre i falsi allarmi, ad esempio in ambienti elettricamente rumorosi, il modulo RFSENSE fornisce anche una modalità selettiva che genera il segnale di riattivazione solo quando rileva un pattern nell'energia invece di qualche burst di energia RF casuale. In questo caso, il pattern dell'energia corrisponde a un preambolo di polarizzazione on/off (OOK) in un pacchetto trasmesso, quindi è più probabile che l'energia rilevata dal modulo RFSENSE segnali un'effettiva transazione di comunicazioni.
Supporto hardware per la realizzazione di sistemi sicuri
La sicurezza di dispositivi collegati alimentati a batteria richiede soluzioni che erano incompatibili con le caratteristiche e le capacità dei processori tradizionali utilizzati nei progetti precedenti. Costruiti per operare in condizioni meno vulnerabili, i processori tradizionali mancano di alcune delle capacità fisiche e funzionali necessarie per proteggere gli odierni dispositivi IoT e indossabili. Ad esempio, la disponibilità di IoT e di progetti indossabili facilita gli attacchi degli hacker a questi progetti con metodi a canale laterale come l'analisi della potenza differenziale (DPA) che possono esporre dati segreti e chiavi private. Servendosi di queste chiavi, gli hacker possono utilizzare diversi metodi per disturbare con interferenze i dispositivi reali e ottenere l'accesso a reti sicure e a risorse ritenute protette. Abituati a violare le reti wireless per raggiungere i dispositivi collegati poco protetti, gli hacker hanno vita facile nell'attacco di questi dispositivi.
I requisiti di una distinta base minima e di una durata estesa della batteria hanno spesso costretto i progettisti ad adottare metodi di sicurezza basati su software. Purtroppo, questi metodi rimangono vulnerabili quanto il software applicativo e il sistema operativo stesso. Ciò che forse è peggio, dal punto di vista dell'utente, è il fatto che i meccanismi di sicurezza implementati esclusivamente nel software introducono notevoli ritardi nelle comunicazioni e nella capacità di risposta percepita dell'applicazione. Per rafforzare la sicurezza senza sacrificare le prestazioni, i progetti connessi dipendono da un meccanismo di sicurezza basato sull'hardware.
La famiglia EFR32BG22 aiuta gli sviluppatori a proteggere i progetti dei dispositivi utilizzando una combinazione di meccanismi di sicurezza basati su hardware. Al centro di questi meccanismi vi è un acceleratore specifico che accelera la crittografia e la decrittografia dei dati utilizzando un'ampia gamma di lunghezze e modalità di chiavi Advanced Encryption Standard (AES). Per le operazioni di autenticazione e firma, l'acceleratore supporta le diffuse curve e gli hash di crittografia a curva ellittica (ECC).
A un livello inferiore, un generatore di numeri casuali reali (TRNG) fornisce i pattern numerici non deterministici richiesti per ridurre le minacce derivanti dall'uso di generatori di numeri casuali noti per ripetere i pattern dei numeri. Un meccanismo di livello ancora più basso protegge l'acceleratore dal tipo di attacchi DPA sul canale laterale ricordati sopra.
L'implementazione della sicurezza del sistema con questi meccanismi è solo un lato della medaglia in qualsiasi prodotto connesso. Infatti, l'attenuazione delle minacce nei sistemi implementati è una lotta costante resa ancora più difficile in progetti sofisticati alimentati a batteria. Dopo aver implementato un progetto sommariamente sicuro, in passato gli sviluppatori lo lasciavano esposto ad attacchi di iniezione di software malware o addirittura alla penetrazione attraverso interfacce di debug aperte. La famiglia EFR32BG22 si occupa di entrambe queste problematiche con capacità specifiche studiate per mitigare la penetrazione di firmware malware e di interfacce di debug.
Questi SoC forniscono una funzione di sicurezza chiamata Secure Boot con Root of Trust and Secure Loader (RTSL) che utilizza un bootloader a due stadi progettato per assicurare che un sistema basato su EFR32BG22 si avvii solo con firmware autenticato (Figura 5).
Figura 5: Secure Boot con RTSL, supportato nella famiglia di SoC EFR32BG22 di Silicon Labs, crea una radice di attendibilità su firmware attendibile avviato dalla ROM. (Immagine per gentile concessione di Silicon Labs)
Concettualmente, Secure Boot con RTSL risolve un punto debole dei vecchi sistemi di bootloader monostadio che permetteva agli hacker di assumere il controllo completo di un sistema connesso avviandolo con un firmware compromesso. L'uso di firmware con firma sembrerebbe la soluzione di questo problema. In pratica, però, l'uso di certificati contraffatti per firmare il firmware o di certificati legittimi ottenuti in modo fraudolento da malintenzionati può lasciare esposti agli attacchi anche i metodi di boot con firma.
Un sistema basato su EFR32BG22 stabilisce invece una radice di attendibilità costruita su un bootloader del primo stadio che estrae il firmware affidabile dalla ROM. A sua volta, questo software affidabile utilizza metodi di autenticazione rigorosi per verificare la sorgente e l'integrità del codice del bootloader del secondo stadio, che a sua volta verifica e carica il codice dell'applicazione.
La possibilità di realizzare una soluzione di sistema su una radice di attendibilità permette agli sviluppatori di ideare prodotti riponendo una grande fiducia nell'integrità continua del software anche attraverso i cicli di aggiornamento del firmware via etere (OTA). A volte, tuttavia, hanno bisogno di un accesso più profondo ai sistemi fornito a livello della porta di debug del sistema.
Ovviamente, l'implementazione di una soluzione di sistema con una porta di debug aperta è un disastro assicurato. La funzione di debug sicuro della famiglia EFR32BG22 fornisce una soluzione pratica per gli sviluppatori di sistemi software complessi che hanno bisogno di poter identificare gli errori senza compromettere la sicurezza dell'intero sistema. Con il debug sicuro, possono utilizzare meccanismi di autenticazione sicuri per sbloccare la porta di debug e ottenere la visibilità necessaria per analizzare gli errori senza compromettere la riservatezza dei dati degli utenti nel sistema implementato.
Ottimizzazione del consumo energetico
Le comunicazioni Bluetooth e i meccanismi di sicurezza più efficaci lasciano comunque un dispositivo alimentato a batteria in una situazione sfavorevole se non è in grado di garantire una durata estesa della batteria. Per questo motivo le funzionalità di gestione dell'energia e di ottimizzazione della potenza sono integrate nelle fondamenta dell'architettura SoC EFR32BG22. Sfruttando appieno i vantaggi del core Arm Cortex-M33 a bassa potenza, questi SoC assorbono solo 27 μA/MHz quando funzionano alla massima frequenza (76,8 MHz) in modalità completamente attiva (EM0) con tutte le periferiche disattivate.
Durante i periodi di inattività, gli sviluppatori possono mettere il SoC in una delle diverse modalità a basso consumo, tra cui quella di sospensione (EM1), sospensione profonda (EM2), arresto (EM3) e spegnimento (EM4). Man mano che il SoC passa alle modalità a basso consumo, l'unità di gestione dell'energia integrata (EMU) spegne un numero crescente di blocchi funzionali finché non rimane alimentato un numero minimo di blocchi necessari per riattivare il SoC (vedere di nuovo la Figura 3). Inoltre, l'EMU abbassa automaticamente il livello di scala della tensione nel passaggio alle modalità di potenza più bassa. Di conseguenza, in un sistema a 3,0 V che utilizza il convertitore c.c./c.c. interno e con tutte le periferiche disattivate, il consumo energetico scende drasticamente a 17 μA/MHz (funzionamento a 76,8 MHz) in modalità di sospensione, 1,4 μA in modalità di sospensione profonda con il mantenimento di tutti i dati nella RAM, 1,05 μA in modalità di arresto e 0,17 μA in modalità di spegnimento.
Nei processori precedenti, gli sviluppatori si trovavano di fronte a una decisione difficile, quando il lungo tempo necessario per riattivare i processori li spingeva a scegliere una modalità a bassa potenza. Un tempo di riattivazione prolungato non solo costringe il sistema a non rispondere durante il periodo di riattivazione, ma comporta anche uno spreco di energia eseguendo operazioni "non produttive" associate al processo di riattivazione. Spesso, gli sviluppatori erano costretti a scegliere una modalità di potenza superiore a quella altrimenti richiesta per garantire che il processore potesse riattivarsi in tempo. Un sistema basato su EFR32BG22 che viene eseguito dalla RAM richiede invece solo 1,42 μs per riattivarsi dalla modalità di sospensione EM1, o 5,15 μs per riattivarsi dalla sospensione profonda EM2 o da quella di arresto EM3. Anche la riattivazione dalla modalità di spegnimento ha bisogno di soli 8,81 ms, un tempo spesso inferiore al periodo minimo di aggiornamento per molti indossabili o dispositivi IoT alimentati a batteria.
La capacità di sfruttare pienamente questi tempi relativamente rapidi di riattivazione dipende dalla disponibilità di meccanismi in grado di mantenere un certo livello di attività anche quando il SoC è in modalità di arresto EM3. Oltre a funzionalità come RFSENSE descritte in precedenza, altri blocchi funzionali come il clock in tempo reale (RTC) del SoC consentono al dispositivo di mantenere il tempo reale mentre è sospeso, e il Low Energy Timer (LETIMER) gli consente di generare diverse forme d'onda o di fornire contatori per altre periferiche. Le periferiche su chip possono continuare a funzionare grazie al Peripheral Reflex System (PRS) del SoC, che può instradare i segnali tra le varie periferiche su chip e contemporaneamente eseguire operazioni logiche di base - il tutto senza coinvolgere la CPU.
Sviluppo di un sistema efficiente
Per accelerare l'implementazione di soluzioni basate su EFR32BG22, gli sviluppatori possono usufruire di una serie completa di strumenti e librerie costruite intorno all'ambiente di sviluppo integrato (IDE) Simplicity Studio di Silicon Labs. Con il kit di sviluppo software (SDK) Bluetooth Low Energy, Silicon Labs offre il supporto per funzioni avanzate, tra cui la connettività di rete a maglie Bluetooth, l'elaborazione AoA e AoD e aggiornamenti firmware via etere (OTA) sicuri. Oltre a un set completo di profili Bluetooth, l'SDK include applicazioni e codice sorgente di esempio per l'implementazione di software personalizzato.
Conclusione
La domanda sempre più pressante di funzionalità BLE avanzate nei prodotti mobili alimentati a batteria costringe gli sviluppatori a risolvere il conflitto tra le prestazioni richieste e la potenza disponibile. In passato, questi requisiti contrastanti spesso hanno portato a compromessi in termini di capacità, dimensioni e costi del sistema. Grazie a un SoC Bluetooth avanzato, tuttavia, gli sviluppatori possono realizzare dispositivi IoT in grandi volumi e altri prodotti alimentati a batteria in grado di supportare funzionalità di ultima generazione come la navigazione in interni e la connettività di rete a maglie, affidandosi per anni a una sola batteria a bottone.
La linea EFR32BG22 include altri prodotti, fra cui:

Esonero della responsabilità: le opinioni, le convinzioni e i punti di vista espressi dai vari autori e/o dai partecipanti al forum su questo sito Web non riflettono necessariamente le opinioni, le convinzioni e i punti di vista di DigiKey o le sue politiche.