L'uso del cloud computing è in aumento

Che cosa s'intende quando si parla di "cloud computing"? La spiegazione più semplice è che si tratta di un servizio basato su Internet che fornisce accesso a richiesta a risorse di calcolo condivise come lo storage di dati, i server, le reti, le applicazioni e distribuisce dati ai dispositivi connessi. Grazie a esso gli utenti possono elaborare e archiviare dati nei data center degli operatori, verosimilmente ubicati in luoghi distanti, all'altro capo della città o del mondo. I servizi di cloud computing costano e agli utenti vengono applicate in genere tariffe basate sull'utilizzo.

I sostenitori del cloud computing affermano che semplifichi l'infrastruttura di rete di un'azienda e che riduca i costi iniziali perché sostituisce i server normalmente necessari per la conduzione degli affari. Secondo loro, in questo modo le aziende possono disporre più velocemente di applicazioni pronte all'uso, che necessitano di meno manutenzione e sono maggiormente gestibili, e i reparti IT godono di una grande flessibilità nell'allocazione di risorse a fronte di una richiesta soggetta a frequenti variazioni e poco prevedibile.

Il cloud computing è scalabile e può essere modulato in relazione al variare delle esigenze di calcolo. Perciò le imprese pagano in relazione alle risorse che utilizzano effettivamente, senza bisogno di investire somme ingenti in server che potrebbero non venir sempre utilizzati al massimo delle loro potenzialità. Questo è anche il motivo per cui molte aziende si interrogano sull'opportunità di pagare per disporre internamente di server che necessitano di una manutenzione costante e di risorse dedicate quando possono ottenere le stesse prestazioni e lo stesso livello di accesso a un costo complessivo inferiore ricorrendo ai servizi di cloud computing.

Non stupisce perciò che il tasso annuo di crescita composto previsto (CAGR) a livello globale per i servizi in cloud sia del 19,4%, passando dai circa 70 miliardi di dollari del 2015 ai 141 attesi nel 2019.1 Uno dei maggior fornitori di servizi in cloud, Amazon Web Services (AWS), ha dichiarato un fatturato di 2,4 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2015, con un incremento del 69% rispetto allo stesso periodo del 2014.1 Di fronte a cifre di questo tenore, si rafforza la sensazione che il ricorso a servizi basati su cloud, attualmente in crescita, continuerà ad aumentare nel prossimo futuro.

Una delle più grandi aziende che offrono servizi di cloud computing è AWS, menzionata sopra, un'affiliata di Amazon.com. AWS propone un'ampia gamma di servizi di cloud, tra cui:

  • Servizi di calcolo - server virtuali, contenitori, distribuzione di app web con un clic, funzioni di calcolo guidate dagli eventi, scalabilità automatica e bilanciamento del carico.
  • Servizi di archiviazione dati e distribuzione di contenuti - archiviazione di oggetti, rete di distribuzione dei contenuti (CDN), archiviazione a blocchi, archiviazione file system, spazio di archiviazione, trasporto dati e archiviazione integrata.
  • Servizi di database - relazionali, migrazione di database, NoSQL, memorizzazione nella cache e data warehouse.
  • Servizi di rete - cloud virtuale privato, connessioni dirette, bilanciamento del carico e DNS.
  • Servizi di analisi - business intelligence, apprendimento automatico per i data warehouse, flussi di dati, Elasticsearch, Hadoop e pipeline di dati.
  • Applicazioni Enterprise - virtualizzazione desktop, posta elettronica e calendario, condivisione documenti e commenti.
  • Servizi per dispositivi mobili - sviluppo per dispositivi mobili, gestione API, identità, test di app, analisi dispositivi mobili, sviluppo e notifiche.
  • Internet delle cose (IoT) - piattaforma IoT, SDK dispositivi, registro, shadow dei dispositivi e motore regole.
  • Strumenti per gli sviluppatori - gestione del codice sorgente, distribuzione del codice ed erogazione continua.
  • Strumenti di gestione - monitoraggio e registri, modelli di risorse, uso e controllo delle risorse, gestione risorse DevOps, catalogo di servizi e ottimizzazione delle prestazioni.
  • Protezione e identità - controllo accessi, certificati SSL/TLS, archiviazione e gestione chiavi, gestione identità, verifica sicurezza e firewall per applicazioni web.
  • Servizi per applicazioni - gestione API, streaming di app, ricerca, transcodifica, posta elettronica, notifiche, accodamento e flusso di lavoro.

Come si può ben vedere, AWS cerca di coprire tutte le esigenze di servizi in cloud di un'azienda. L'utente deve solo creare un account e sottoscrivere i servizi di cui ha bisogno. Sul sito AWS si trovano svariati tutorial per mettersi in moto.

Il secondo passo consiste nel connettere i propri dispositivi ad AWS in modo affidabile e protetto. La protezione della proprietà intellettuale è un aspetto di vitale importanza per le imprese, perciò lo è anche la possibilità di interfacciarsi in modo sicuro con AWS. Microchip ha risposto a questa esigenza con la piattaforma di sviluppo Zero Touch Secure.

Piattaforma di sviluppo Zero Touch Secure di Microchip

Si tratta di una piattaforma di sviluppo e prototipazione completa per il provisioning dei dispositivi IoT di AWS. Include il modulo radice Microsoft che valuta le operazioni radice del certificato prima di coinvolgere un'autorità di certificazione radice e un modulo firmatario che genera e registra certificati del firmatario sui server AWS ed effettua il provisioning dei dispositivi IoT con certificati univoci. La possibilità di eliminare qualsiasi manipolazione di chiavi e certificati da parte dell'utente per collegare in modo sicuro un dispositivo alle applicazioni IoT di AWS è la prova del caricamento automatizzato dei dispositivi nella piattaforma.

Prevedendo un ingresso sempre più massiccio dei servizi in cloud nel provisioning IT delle imprese, sembra sensato progettare i propri dispositivi di interfacciamento in modo che si colleghino ai dispositivi in modo sicuro, proteggendo così la proprietà intellettuale. Se poi la connessione protetta si realizza con il minimo sforzo di progettazione, si tratta di un vantaggio aggiuntivo.

 

Riferimenti:

1 - Roundup Of Cloud Computing Forecasts And Market Estimates, 2016

Informazioni su questo autore

Image of Rich Miron, DigiKey

Rich Miron, Sr. Technical Content Developer presso DigiKey, fa parte del gruppo dei contenuti tecnici dal 2007 con la responsabilità primaria di scrivere e redigere articoli, blog e moduli didattici per l'uso dei prodotti. Prima di lavorare in DigiKey, testava e qualificava strumenti e sistemi di controllo per sottomarini nucleari. Rich è laureato in ingegneria elettrica ed elettronica presso North Dakota State University di Fargo, ND.

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