Perché la progettazione di prodotti intelligenti di successo non è sempre facile

Gli sviluppatori di prodotti smart si trovano ad affrontare una serie di requisiti rigorosi, non solo volti a garantire una lunga durata della batteria, ma anche il funzionamento in totale sicurezza e le massime prestazioni. Nel tentativo di trovare un equilibrio tra i conflitti che questi requisiti fondamentali sollevano, può accadere che vengano trascurate esigenze più soggettive relative all'usabilità o ad altri fattori umani. Gli utenti si trovano quindi con un prodotto magari dal design poco attraente o il cui uso sembra più difficile di quanto ci si aspetterebbe per quello che vale. Nell'affrontare una crescente serie di sfide progettuali, gli sviluppatori hanno maggiori probabilità di successo quando riescono a mettersi nell'ottica dell'utente. Ne scaturiscono progetti spesso ingegnosi, creazioni che offrono quella che è stata chiamata "intelligenza invisibile".

Potenza e prestazioni sono da anni in cima alla lista delle preoccupazioni degli sviluppatori e per ora la classifica non è destinata a cambiare. Accade invece che si impongano prepotentemente nuovi requisiti che vanno a formare una barriera sempre più impervia per i progettisti di prodotti intelligenti. È vero, gli utenti chiedono ai loro dispositivi indossabili, ai dispositivi IoT e ad altri prodotti simili lunga durata della batteria e risposta rapida delle funzioni più sofisticate. Tuttavia, la natura stessa di questi prodotti ingloba ulteriori esigenze che non sono meno importanti.

Un esempio evidente e fonte di grosse preoccupazioni è la sicurezza di questi sistemi connessi. I prodotti intelligenti si stanno ritagliando un posto sempre più pervasivo nella routine quotidiana degli utenti e hanno assunto un ruolo cruciale nei dettagli privati della vita personale e professionale. Gli utenti semplicemente danno per scontato che i dati riservati rimangano protetti all'interno del dispositivo quando non sono utilizzati, che vengano "risvegliati" al bisogno durante l'esecuzione dell'applicazione e che nell'Internet pubblica siano solo di passaggio. Qualsiasi violazione di questa fiducia è considerato un tradimento. Neanche una maggiore autonomia della batteria o prestazioni superlative potranno tutelare la reputazione o la reddititià delle case di sviluppo.

Nel tentativo di dare un ruolo più ampio ai prodotti intelligenti nelle abitazioni e negli uffici degli utenti, gli sviluppatori si trovano di fronte a ulteriori esigenze che assumono risvolti più qualitativi. Due semplici esempi sono l'aspetto e la fruibilità del prodotto. Persino i più accaniti tecnofili odiano disseminare nei propri confortevoli spazi quotidiani ingombranti scatole elettroniche dall'aspetto industriale, indipendentemente dalle loro altre virtù. I progetti per i prodotti intelligenti di tendenza come Amazon Echo, Facebook Portal e Google Home Hub tengono conto di questo problema e si affidano a design pensati per fornire capacità brillanti, ma mantenere un aspetto sobrio e discreto quando non sono in uso.

Sull'onda della stessa filosofia, quando sono in uso, le loro funzionalità sono presentate con modalità studiate per semplificare l'interazione degli utenti. Funzionalità quali interfacce vocali in linguaggio naturale e telecamere intelligenti appagano l'utente che non si vede costretto ad adattarsi a un'interfaccia complicata, per non dire contorta.

Figura 1: Per la sua piattaforma di sviluppo del sensore sanitario MAXREFDES100, Maxim combina più sensori con un MCU Darwin MAX32620, sfruttando le funzionalità dell'MCU per fornire una sofisticata piattaforma di sviluppo per sanità, wellness e fitness con requisiti energetici minimi in un ingombro ridottissimo. (Immagine per gentile concessione di Maxim Integrated)

Questa nozione di sottile raffinatezza è un obiettivo di progettazione vitale per qualsiasi prodotto intelligente. Facebook ha coniato appositamente il termine "tecnologia invisibile" nel suo dispositivo Portal. Maxim Integrated amplia questo concetto usando il termine "intelligenza invisibile" e lo supporta con la sua famiglia di MCU Darwin e con i dispositivi associati, creati appositamente per aiutare i progettisti a implementare tale concetto nei loro prodotti intelligenti. Gli MCU Darwin come MAX32620, MAX32625 e MAX32630 di Maxim offrono agli sviluppatori una grande flessibilità per l'ottimizzazione del consumo energetico, senza comprometterne le funzionalità. Vedere "Creare dispositivi intelligenti più efficaci: Parte 1 – Progettare per il basso consumo con MCU e PMIC".

Le versioni sicure degli MCU Darwin come MAX32631 integrano un'unità di protezione affidabile specializzata progettata per migliorare la sicurezza del codice e dei dati a riposo, in uso o in transito. Vedere "Creare dispositivi intelligenti più efficaci: Parte 2 – Progettazione sicura". Tutti le versioni combinano il loro core Arm® Cortex®-M4F a 32 bit con un ampio set di periferiche e una buona quantità di memoria, fornendo così una piattaforma ad alte prestazioni adatta a gestire la più ampia base di codice software nei prodotti intelligenti. Vedere "Creare dispositivi intelligenti più efficaci: Parte 3 – Prestazioni del processore".

Maxim Integrated mette in evidenza queste caratteristiche in una tipologia di progetti che si sta imponendo come punto di riferimento per i dispositivi indossabili. La piattaforma di sviluppo del sensore sanitario MAXREFDES100 di Maxim sfrutta appieno le funzionalità dell'MCU Darwin, combinando l'MCU MAX32620 con il suo front-end analogico MAX30003 ECG e altri sensori in un progetto alimentato a batteria a bassa potenza, delle dimensioni di un indossabile di fitness avanzato (Figura 1).

Con la rapida diffusione di prodotti intelligenti di ultima generazione in ogni aspetto della vita e del lavoro, sempre più gli utenti si aspettano che questi forniscano servizi di valore in modo semplice e discreto, nascondendo enormi capacità in un semplice contenitore e dietro un'interfaccia intuitiva. Per i progettisti, l'emergere di dispositivi come gli MCU Darwin di Maxim Integrated risponde alla crescente esigenza di piattaforme hardware in grado di fornire l'intelligenza invisibile necessaria per soddisfare tali aspettative.

Informazioni su questo autore

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Rich Miron, Sr. Technical Content Developer presso DigiKey, fa parte del gruppo dei contenuti tecnici dal 2007 con la responsabilità primaria di scrivere e redigere articoli, blog e moduli didattici per l'uso dei prodotti. Prima di lavorare in DigiKey, testava e qualificava strumenti e sistemi di controllo per sottomarini nucleari. Rich è laureato in ingegneria elettrica ed elettronica presso North Dakota State University di Fargo, ND.

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