Il consolidamento dei carichi di lavoro è positivo. O no?
Il consolidamento dei carichi di lavoro è un'ottima cosa: si può fare di più con meno, per abbassare i costi e aumentare la funzionalità. Due dei principali fattori che permettono di consolidare i carichi di lavoro sono l'intelligenza artificiale (IA) e l'apprendimento automatico. Sebbene entrambi possano essere implementati sul cloud, per molte applicazioni la latenza tipica del cloud non lo rende fattibile. La soluzione è portare l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico sull'edge.
Come potete immaginare, però, questo comporta diversi problemi da non sottovalutare. L'articolo Il consolidamento del carico di lavoro e la sicurezza massimizzano IA e ML analizza i cambiamenti a livello di sicurezza che si verificano quando si consolidano i carichi di lavoro. Con i progressi dei nuovi processori e i superiori livelli di integrazione, sono sicuramente disponibili più risorse di elaborazione sull'edge rispetto al passato. Ad esempio, la serie S32V2 di NXP permette nuovi livelli di visione in tempo reale e di elaborazione con reti neurali in un'ampia gamma di applicazioni.
Un aspetto importante da tener presente è che, con l'elaborazione, anche la proprietà intellettuale si sposta sull'edge. Nessuno ha interesse a rubare l'algoritmo di interpolazione del vostro sensore di temperatura ma l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico sono settori emergenti, si tratta di tecnologie agli albori e, francamente, è dura. C'è ancora moltissimo spazio per l'innovazione, e le aziende differenziano i propri prodotti dalla concorrenza in base al modo in cui elaborano i dati e implementano i propri algoritmi complessi proprietari. Continuando a progredire, a un certo punto queste tecnologie diventeranno disponibili come librerie di serie, come è avvenuto per le librerie grafiche, l'elaborazione dei segnali digitali, il riconoscimento vocale e altre tecnologie.
Oggi però siamo ancora lontani da tutto ciò, e se la vostra proprietà intellettuale si trova sull'edge, è vulnerabile. Se non la proteggete, può essere sottratta dai vostri concorrenti. Maggiore è il valore della proprietà intellettuale che si sposta sull'edge, più deve essere protetta. Non è sufficiente archiviarla nella memoria flash, perché leggere codice dal bus di memoria non è particolarmente difficile. Il codice deve essere crittografato e le chiavi di crittografia vanno conservate in modo da non poter essere prelevate dal microprocessore.
Ma anche questo non è sufficiente. Il processore rimane comunque vulnerabile. Se un hacker riesce a caricare nuovo codice, come aggiornamento o tramite una porta di debug, un semplice programma che sovrascrive il vostro firmware può usare il motore di crittografia del processore per decrittografare il codice e trasmetterlo tramite una porta I2C.
Per proteggere la proprietà intellettuale, il processore deve essere sicuro. Si deve partire da una tecnologia come l'avvio sicuro. Considerate ad esempio la serie di processori Sitara di Texas Instruments (Figura 1). Questi processori embedded stabiliscono una radice di attendibilità verificando l'integrità del firmware di avvio prima di iniziare a eseguire il codice. Una volta stabilita la radice di attendibilità, è possibile caricare ed eseguire l'applicazione in modo sicuro a partire da essa.
Figura 1: Diagramma a blocchi funzionali dei microprocessori Sitara AM335x di Texas Instruments. (Immagine per gentile concessione di Texas Instruments)
Il consolidamento dei carichi di lavoro sull'edge permette ai sistemi di fare di più localmente e garantire maggiore funzionalità, grazie all'accesso ai dati in tempo reale. I sistemi devono però poter contare anche su una sicurezza maggiore per proteggere la proprietà intellettuale, che in questo modo risulterebbe esposta. Con i processori embedded odierni e le loro funzionalità di sicurezza integrate, la sicurezza della proprietà intellettuale può essere garantita. Quindi la risposta è sì: il consolidamento dei carichi di lavoro è positivo.
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