L'I/O remoto multiprotocollo può semplificare il controllo delle macchine e supportare i calcoli OEE

Di Jeff Shepard

Contributo di Editori nordamericani di DigiKey

La semplificazione del controllo delle macchine mediante l'uso di I/O remoti inizia dalla fabbrica, si estende attraverso la rete di controllo e si conclude nell'armadio di controllo e nel cloud. Il consolidamento è un aspetto fondamentale e può avvenire mediante blocchi I/O multiprotocollo.

I diversi protocolli, come Ethernet, IO-Link e Modbus RTU, sono ottimizzati per applicazioni specifiche. Anziché dirigere i singoli cavi di ogni macchina, sensore e attuatore verso a un controller centrale, i sistemi di I/O remoti multiprotocollo utilizzano un unico cavo di rete per aggregare i dati di più dispositivi di campo che utilizzano protocolli diversi. Questo consolidamento riduce significativamente il cablaggio e i costi e migliora la flessibilità, la scalabilità e la manutenzione del sistema.

L'aggregazione dei dati supportata dal consolidamento è necessaria anche per semplificare l'implementazione dei calcoli sull'efficacia complessiva delle apparecchiature (OEE). L'OEE è una misura completa dell'efficienza del processo produttivo che combina disponibilità, prestazioni e qualità e che fornisce dati cruciali per prendere decisioni informate e guidate dai dati al fine di ottimizzare i processi produttivi, con conseguente riduzione dei costi, aumento della produzione, miglioramento della qualità dei prodotti e della redditività.

Questo articolo esamina come i blocchi multiprotocollo di Banner Engineering supportino la connettività I/O remota e l'OEE nell'intera rete industriale, dalle macchine, dai sensori e da altri dispositivi di campo in fabbrica, fino agli armadi di controllo e al cloud.

L'utilizzo delle metriche OEE può fornire informazioni chiare e basate sui dati in relazione alle prestazioni di un impianto. Ciò può portare a una maggiore produttività, a una riduzione dei costi, a un miglioramento della qualità e a un processo decisionale generale più informato.

L'OEE si basa su un'elegante equazione con importanti implicazioni (Figura 1).

  • La disponibilità misura la percentuale del tempo di produzione pianificato con il tempo di esercizio dell'apparecchiatura = tempo di esercizio effettivo / tempo di produzione pianificato. Se una macchina era programmata per funzionare per 24 ore (1440 minuti) ma ha funzionato solo per 20 ore (1200 minuti) a causa di arresti non programmati, la disponibilità è 1200/1440 = 83,3%.
  • Le prestazioni misurano la velocità effettiva di produzione rispetto alla velocità massima = (tempo di ciclo massimo x totale prodotto) / tempo di esercizio. Se una macchina ha un tempo di ciclo massimo di 1 unità al minuto e un tempo di esercizio di 1200 minuti e ha prodotto solo 1000 unità, la resa è (1 min/unità x 1000 unità) / 1200 min = 83,3%
  • La qualità misura la percentuale di unità valide = unità valide / unità totali prodotte. Ad esempio, se una macchina ha prodotto 1000 unità, ma 20 sono state scartate o presentano difetti da correggere, la qualità è 980 / 1000 = 98%
  • OEE = 83,3% (disponibilità) × 83,3% (prestazioni) × 98% (qualità) = 68,0%

Immagine dei calcoli alla base della formula OEEFigura 1: I calcoli alla base della formula OEE sono semplici, ma le implicazioni dell'OEE sono importanti. (Immagine per gentile concessione di Banner Engineering)

Sfide per l'implementazione dell'OEE in fabbrica

Ricavare i dati necessari per implementare l'OEE non è sempre facile. La raccolta di dati accurati e in tempo reale da tutte le macchine è un grosso problema, soprattutto per le macchine più vecchie e per le isole di automazione.

L'inserimento manuale dei dati non solo ne rallenta la raccolta, ma può anche causare errori e imprecisioni, come l'errata classificazione dei tempi di fermo e dei difetti, che portano a misurazioni OEE errate o distorte.

Sono necessari dati tempestivi, accurati e completi per implementare efficacemente i programmi OEE. Ciò si estende al di là della fabbrica e riguarda anche l'integrazione con i sistemi esistenti, ad esempio di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) o i sistemi di gestione computerizzata della manutenzione (CMMS), i programmi di manutenzione predittiva e altri sistemi avanzati dell'Impresa 4.0. Le soluzioni di I/O remoto, in particolare quelle che includono funzionalità di elaborazione sull'edge, possono essere uno strumento prezioso per l'implementazione dell'OEE.

Soluzioni di I/O remoto

Gli hub I/O remoti posizionano i moduli I/O più vicini ai dispositivi di campo, come sensori e attuatori, collegandoli a un controller tramite un unico bus di rete. Ciò riduce i costi di cablaggio, semplifica l'integrazione e aumenta la disponibilità.

I dispositivi di rete chiave per il supporto di soluzioni di I/O remoto multiprotocollo includono blocchi Ethernet multiprotocollo, master IO-Link, hub IO-Link, blocchi I/O Modbus RTU e altro ancora (Figura 2).

Immagine di configurazioni I/O remote offerte da Banner EngineeringFigura 2: Esempi delle numerose configurazioni di I/O remoto offerte da Banner Engineering. (Immagine per gentile concessione di Banner Engineering)

Molti di questi dispositivi di I/O remoto hanno un grado di protezione IP67 per l'uso in ambienti industriali difficili; i master e i controller includono l'elaborazione sull'edge e lo storage dei dati per semplificarne l'integrazione in applicazioni OEE. Gli esempi includono:

  • Le quattro porte master Modbus indipendenti in DXMR90-X1 possono essere utilizzate per collegare più dispositivi e convertire i dati Modbus in protocolli Industrial Ethernet comuni come EtherNet/IP e PROFINET.
  • DXMR90-4K può supportare fino a quattro dispositivi IO-Link, come sensori, hub e ballast di illuminazione, utilizzando le funzioni di master e controller con conversione di protocollo incorporata per comunicare con un'ampia gamma di sistemi di controllo industriale, tra cui EtherNet/IP, PROFINET, Modbus/TCP e Modbus RTU. Per applicazioni con un massimo di otto dispositivi IO-Link, i progettisti possono optare per il modello DXMR110-8K, che offre le stesse funzionalità di conversione del protocollo.
  • È inoltre possibile supportare I/O discreti su otto porte utilizzando il modulo R95C-8B21-MQ che converte i segnali discreti dei sensori e dei dispositivi connessi nel protocollo Modbus.

Anche i convertitori per il collegamento dei sensori sono importanti. I sensori legacy con uscita analogica in corrente da 4-20 mA possono essere collegati a una rete IO-Link utilizzando il convertitore in linea S15C-I-KQ. I sensori che producono uscite NPN o PNP discrete possono utilizzare il convertitore in linea S15C-B22-MQ per il collegamento a una rete Modbus.

Gli hub possono essere utilizzati per consolidare i segnali negli stabilimenti di produzione. R90C-4B21-KQ è un hub IO-Link discreto a 4 porte che può collegare dispositivi discreti non IO-Link a un sistema IO-Link, consolidando e trasmettendo i loro segnali a un master IO-Link. Ha i gradi di protezione IP65, IP67 e IP68.

Hub IO-Link integrati nell'armadio

Gli hub IO-Link all'interno dell'armadio sono un altro strumento potente ed economico per implementare l'OEE, migliorare la raccolta dei dati, ridurre al minimo i tempi di fermo e semplificare la manutenzione. Centralizzando più sensori discreti e analogici, gli hub semplificano il cablaggio e danno accesso diretto e in tempo reale ai dati dettagliati sulle prestazioni e sulla diagnostica necessari per implementare l'OEE.

Per utilizzare gli hub IO-Link all'interno dell'armadio, i progettisti possono rivolgersi alla serie IC70 di Banner. Questi hub semplificano l'integrazione di singoli sensori e attuatori in un sistema di controllo, eliminando la necessità di moduli I/O aggiuntivi.

Le modalità di ritardo e di monitoraggio delle porte integrate possono implementare le funzioni logiche di base senza ricorrere al controller a logica programmabile (PLC) del sistema, velocizzando così la configurazione e semplificando la programmazione. I LED di stato supportano la diagnostica in tempo reale, garantiscono la risoluzione rapida e accurata dei problemi e riducono al minimo i tempi di fermo.

Il modello IC70-16P-K (Figura 3) è progettato per dispositivi PNP, mentre il modello IC70-16N-K è progettato per dispositivi NPN. Entrambi offrono 16 canali, hanno un grado di protezione ambientale IP20 che li rendono adatti all'uso negli armadi di controllo e possono essere montati su una guida DIN standard da 35 mm.

Immagine dell'hub IO-Link da armadio di Banner Engineering con grado di protezione IP20Figura 3: Questo hub IO-Link per armadi ha un grado di protezione IP20 e può collegare fino a 16 dispositivi PNP. (Immagine per gentile concessione di Banner Engineering)

Connettività wireless e OEE

Le connessioni wireless all'armadio di controllo e al cloud sono critiche per l'implementazione dell'OEE. Eliminando le limitazioni dei sistemi cablati, la connettività wireless può aumentare la flessibilità operativa, la scalabilità e l'efficienza.

Banner offre soluzioni di I/O wireless adattate a vari protocolli di automazione, tra cui Modbus/TCP, Modbus RTU e EtherNet/IP per le comunicazioni tra PLC, HMI o altri host locali. Questi controller wireless possono interfacciarsi con porte seriali locali, porte I/O locali e dispositivi radio ISM locali e collegarli a Internet tramite una connessione cellulare o una connessione di rete Ethernet cablata.

I controller DXM700-B1 e DXM1200-B2R1 offrono la comunicazione wireless utilizzando il gateway wireless Sure Cross DX80 o la radio multihop con bande ISM a 900 MHz o 2,4 GHz di Banner, disponibili per la comunicazione a lungo raggio. Sono dotati di porte di comunicazione RS-485, Ethernet e USB standard del settore.

Entrambi includono un controller logico interno con regole di azione e programmazione ScriptBasic con cui è possibile sviluppare soluzioni semplici o complesse per elaborare, registrare e controllare i dati da/per più radio e sensori wireless. Sono inoltre dotati di schermi LDC integrati e programmabili e di indicatori luminosi a LED (Figura 4).

Immagine dei controller DXM1200-B2 (a sinistra) e DXM700-B1 (a destra) di Banner EngineeringFigura 4: Controller DXM1200-B2 (a sinistra) e DXM700-B1 (a destra). (Immagine per gentile concessione di Banner Engineering)

Entrambi i controller possono connettersi a servizi cloud, come Connected Data Solutions (CDS) di Banner, per la visualizzazione e l'analisi dei dati, e utilizzano un processore M7 da 300 MHz con 16 MB di memoria su scheda. Possono inviare avvisi via e-mail e messaggi di testo, supportano la registrazione dei dati su una scheda microSD esterna (fino a 8 GB) e funzionano entrambi con la stessa alimentazione da 12 Vc.c. a 30 Vc.c..

Le differenze principali riguardano gli ambienti applicativi. DXM700 è offerto in un alloggiamento per il montaggio su guida DIN con grado di protezione IP20 per una protezione moderata di installazioni per interni. DXM1200 è offerto in un involucro per il montaggio a pannello o a parete con grado di protezione IP67, che garantisce una solida protezione contro polvere e acqua, ed è adatto a condizioni esterne difficili.

I due modelli hanno anche connessioni Ethernet diverse: DXM700 ha una presa RJ45 e utilizza un cavo Ethernet standard; DXM1200 ha un connettore M12 (D-Code) di grado industriale più robusto, progettato per resistere alle vibrazioni e alle sollecitazioni ambientali.

Conclusione

I master e controller I/O remoti multiprotocollo di Banner Engineering, in particolare la serie cablata DXMR e le soluzioni wireless DXM, offrono funzionalità di elaborazione sull'edge che consentono di consolidare ed elaborare i dati a livello locale, un aspetto cruciale per l'implementazione dell'OEE e di altre applicazioni per l'Internet delle cose industriale (IIoT). Banner offre anche convertitori di protocollo in linea e hub IO-Link integrati nell'armadio che semplificano il cablaggio, offrono la configurazione e il monitoraggio da remoto e riducono i costi. Questi prodotti assicurano un'integrazione efficiente sia dei dispositivi legacy sia di quelli più attuali.

Letture consigliate:

  1. Come progettare e implementare rapidamente sistemi intelligenti di visione artificiale
  2. Come progettare una rete overlay modulare per l'ottimizzazione dell'elaborazione dei dati di Impresa 4.0 nell'IIoT
  3. Ottimizzazione delle architetture di comunicazione per l'Impresa 4.0 con hub e convertitori I/O multiprotocollo
  4. Utilizzare PLC sicuri dal punto di vista informatico con sicurezza integrata per l'automazione industriale ad alta velocità
  5. Il monitoraggio multisensore delle risorse può migliorare le prestazioni nelle fabbriche e nella logistica dell'Impresa 4.0 e nei data center
DigiKey logo

Esonero della responsabilità: le opinioni, le convinzioni e i punti di vista espressi dai vari autori e/o dai partecipanti al forum su questo sito Web non riflettono necessariamente le opinioni, le convinzioni e i punti di vista di DigiKey o le sue politiche.

Informazioni su questo autore

Image of Jeff Shepard

Jeff Shepard

Da oltre 30 anni, Jeff scrive articoli sull'elettronica di potenza, sui componenti elettronici e altri argomenti tecnologici. Ha iniziato a parlare di elettronica di potenza come Senior Editor presso EETimes. Successivamente ha fondato Powertechniques, una rivista di progettazione per l'elettronica di potenza e poco dopo ha fondato Darnell Group, una società globale di ricerca e pubblicazione di elettronica di potenza. Tra le sue attività, Darnell Group ha pubblicato PowerPulse.net, che forniva notizie quotidiane per la community globale degli ingegneri dediti all'elettronica di potenza. È autore di un libro di testo sugli alimentatori a commutazione, intitolato "Power Supply", pubblicato dalla divisione Reston di Prentice Hall.

Jeff è anche stato co-fondatore di Jeta Power Systems, un produttore di alimentatori a commutazione ad alta potenza, acquisita poi da Computer Products. Jeff è anche un inventore: ha a suo nome 17 brevetti statunitensi nel campo della raccolta dell'energia termica e dei metamateriali ottici ed è un relatore frequente sulle tendenze globali dell'elettronica di potenza. Ha conseguito un master in metodi quantitativi e matematica presso l'Università della California.

Informazioni su questo editore

Editori nordamericani di DigiKey