Gli eventi meteorologici creano sfide per la supply chain che una buona pianificazione può mitigare
Gli uragani Helene e Milton si sono recentemente abbattuti sulla costa orientale degli Stati Uniti e Taiwan è stata flagellata dal tifone Krathon. A parte i titoli catastrofici dei giornali, queste tempeste hanno avuto un notevole impatto sulle supply chain dei produttori e dei consumatori. Per i produttori, si è trattato di un monito di come gravi eventi meteorologici possano compromettere in modi inaspettati il regolare funzionamento della supply chain globale dei componenti elettronici.
A prima vista, è facile individuare alcune potenziali difficoltà. Ad esempio, i porti e le strade possono allagarsi e venire chiusi, rendendo più difficile lo spostamento di componenti e materiali da un luogo all'altro. Sulla scia dell'uragano Helene, l'American Journal of Transportation1 ha previsto che l'uragano Milton avrebbe avuto un impatto su 12.410 siti (di produzione, stoccaggio, distribuzione, fabbricazione e collaudo). Milton avrebbe influenzato la disponibilità di 97.000 componenti diversi e la produzione di 11.000 prodotti. Nel frattempo, gli esperti sostengono che Krathon non ha incrinato la supply chain, ma ha fatto sentire i suoi effetti sulla domanda, dato che altri tipi di organizzazioni si sono prese una pausa durante la tempesta.2
Alcuni impatti sono meno evidenti. Ad esempio, Resilinc3, che segue gli eventi legati alla supply chain, si aspetta che l'uragano Helene avrà un impatto sulla disponibilità di quarzo di elevata purezza (HPQ), una materia prima fondamentale utilizzata nei settori dei semiconduttori, dell'energia solare e dell'elettronica. L'uragano ha temporaneamente interrotto le operazioni di estrazione dell'HPQ a Spruce Pine, nella Carolina del Nord, la più grande fonte di quarzo ultrapuro al mondo. Spruce Pine fornisce infatti circa l'80-90% dell'HPQ mondiale utilizzato nella produzione high-tech. L'interruzione dell'attività porterà probabilmente alla scarsità e all'aumento dei prezzi del quarzo in tutta la supply chain. Inoltre, ha spinto i fornitori di quarzo di tutto il mondo a considerare delle alternative per sfruttare la domanda non soddisfatta.
Se avete notato un aumento degli eventi meteorologici, non siete soli. Le ricerche hanno dimostrato che il 2024 è stato un anno particolarmente difficile. Ad esempio, Resilinc ha monitorato i fenomeni meteorologici avversi degli ultimi quattro anni e ha riscontrato un aumento significativo di uragani, tifoni, inondazioni ed eventi meteorologici gravi nel terzo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dei tre anni precedenti (Figura 1).
Figura 1: Resilinc ha monitorato le gravi perturbazioni meteorologiche negli ultimi quattro anni e ha registrato un aumento sostanziale degli eventi atmosferici nel terzo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dei tre anni precedenti. (Immagine per gentile concessione di Resilinc)
Nel terzo trimestre del 2024 Resilinc ha monitorato 199 eventi meteorologici estremi, 117 inondazioni e 171 uragani/tifoni. Le segnalazioni di uragani e tifoni sono aumentate del 119% dal terzo trimestre 2023 al terzo trimestre 2024. Gli eventi meteorologici estremi comprendono temporali, tempeste tropicali, pressioni tropicali, tempeste di neve, venti forti, piccoli sistemi temporaleschi, grandinate, piogge intense, frane, ondate di calore, gelate estreme, smog e tempeste di polvere.
Una mancata pianificazione è un piano fallimentare
Pianificare la resilienza della supply chain è il modo migliore per resistere a condizioni meteorologiche estreme. Comprendendo che il settore può essere influenzato da cambiamenti imprevedibili come uragani, terremoti e inondazioni (e, oserei aggiungere, pandemie), le organizzazioni possono mettere in atto pratiche per mitigare il rischio.Ecco alcune indicazioni generali per pianificare la resilienza della supply chain:
- Identificare le vulnerabilità: comprendere le vulnerabilità della supply chain, soprattutto per quanto riguarda la pianificazione, il trasporto, la resilienza finanziaria e le reti di fornitori. Esaminare ogni livello di fornitori per individuare i potenziali rischi legati direttamente o indirettamente alle condizioni meteorologiche.
- Eseguire valutazioni del rischio: valutare regolarmente i rischi per individuare potenziali punti deboli legati alle condizioni atmosferiche e assicurarsi che il proprio piano di gestione dei rischi sia aggiornato e pertinente.
- Rafforzare le relazioni con i fornitori: dare priorità alle relazioni con i fornitori per migliorare i processi e garantire che entrambe le parti ne traggano vantaggio.
- Diversificare: diversificare la supply chain tra fornitori, siti di produzione, trasporto e distribuzione.
- Pianificare in modo strategico: sincronizzare tutti i componenti della supply chain per migliorare la visibilità, l'agilità e la produzione.
- Prendere in considerazione il nearshoring: in caso di eventi catastrofici, la presenza di fornitori e partner di produzione in località diverse, alcune delle quali più vicine alla base, può essere vantaggiosa.
- Costruire riserve di inventario: creare strategicamente le scorte di un componente vitale per evitare i rallentamenti nella produzione.
Inoltre, nelle aree potenzialmente soggette a uragani, è essenziale avere persone dedicate alla creazione, al collaudo e all'attuazione di un piano di preparazione a questi eventi. Considerate le minacce potenziali per la vostra organizzazione e per i suoi partner chiave e formate un team che esamini in modo proattivo tali minacce e i loro potenziali impatti. Ad esempio, le tempeste possono sommergere le strade e danneggiare le strutture; i forti venti possono far crollare le linee elettriche e di comunicazione o sradicare alberi in grado di bloccare le strade. Una volta identificati i rischi, è possibile determinare i potenziali problemi e lavorare per mitigarne gli effetti.
A tal fine, Resilinc fornisce una rapida lista di controllo per aiutarvi a rimanere proattivi di fronte a condizioni meteorologiche avverse e ad altri disastri naturali (Figura 2).
Figura 2: Resilinc offre una lista di controllo per rimanere proattivi di fronte ai disastri naturali. (Immagine per gentile concessione di Resilinc)
Un piano di continuità operativa (o PCO) può fare la differenza tra un'interruzione breve e una lunga, ma è essenziale parlare con i fornitori del loro PCO.
È saggio essere preoccupati per il maltempo o altri disastri naturali. Gli OEM del settore elettronico devono sviluppare e rispettare un piano accurato per mantenere la supply chain attiva e pronta durante un disastro. Prestate attenzione alla vostra azienda e ai vostri fornitori per sviluppare una strategia per l'intera supply chain.
Riferimenti:
1: https://www.ajot.com/news/hurricane-milton-supply-chain-impact-by-the-numbers
2: https://www.digitimes.com/news/a20241004PD207/taiwan-supply-chain-kaohsiung-typhoon-strike.html

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